lunedì 1 giugno 2009

La risposta di Paolo Albi all'Associazione "Centro Storico"

In riferimento alla lettera del presidente dell'Associazione "Centro Storico", Marcello Vanarelli, pubblicata giovedì 28 maggio dal quotidiano "La Città" nell'articolo "Quattro domande 'centrali' ai tre sindaci", il candidato Sindaco Paolo Albi risponde quanto segue:

Caro Marcello
Condivido appieno la tua analisi dei gravi disagi che ormai da troppo tempo i cittadini del centro storico sono costretti a sopportare in assenza di interventi davvero efficaci e risolutivi. Penso ai problemi del traffico diventato sempre più caotico, al conseguente aumento dell'inquinamento atmosferico e ambientale, alla questione dei parcheggi per i residenti.
Ma penso anche alla sicurezza degli edifici e dei cittadini, ai temi dell'arredo urbano e della riqualificazione di un'area così importante per la valorizzazione culturale e turistica dell'intera città. Senza dimenticare, infine, le esigenze e le richieste che provengono dalla rete di commercianti e imprenditori che, tra tante difficoltà, continuano a rivestire un ruolo importantissimo per l'economia e lo sviluppo di Teramo. Aspetti, questi ultimi, che hanno trovato solo riscontri episodici nell'azione amministrativa di chi ha governato questa città nel recente passato.
Passando alle azioni concrete che m'impegno a realizzare sin da ora per il rilancio del centro cittadino, il primo intervento sarà quello di portare a termine la variante del Piano Particolareggiato del Centro Storico. L'incarico conferito al prof. Monti risale ormai a quasi un decennio fa. La variante era ed è più che mai necessaria, tenuto conto che l'attuale piano particolareggiato è carente e inattuabile sotto diversi profili, tra i quali l'errata classificazione di molte unità immobiliari di tipo A (edifici storici) senza alcun pregio architettonico, le cosiddette aree di intervento che impediscono singole iniziative (tanto che ad oggi nessuna area è stata oggetto di intervento) e, infine, gli "edifici" incongrui.
Una maggiore flessibilità progettuale, soprattutto nelle aree di intervento, consentirebbe di dare impulso ad una vera opera di riqualificazione. Una progettualità, in altri termini, con principale destinazione pubblica e sociale, capace di attrarre fondi privati da investire per rilanciare aree in totale abbandono o degrado, dall'Ex Campo Sportivo Comunale, all'Ex Ospedale Psichiatrico e a buona parte di Porta Romana.

In merito alle quattro domande da Lei rivolte, le mie risposte sono le seguenti:

1) Reputa giusto interdire al traffico il centro storico e per Lei quali sono i confini ideali del Centro storico?
I confini ideali del centro storico sono quelli delineati, per tradizione culturale, dalla cerchia delle mura antiche. Nello specifico, da Porta Madonna alla fine di Corso San Giorgio (Il "vecchio" Due di Coppe), e l'area ricompresa dalle due circonvallazioni cittadine (Circonvallazione Ragusa e Circonvallazione Spalato). All'interno del centro storico, in prospettiva, va eliminato del tutto il traffico. Si deve intanto riconfigurare efficacemente la Zona a Traffico Limitato e si devono adottare sistemi più efficienti dei varchi attuali che non si capisce bene a cosa servano e quando funzionino.

2) Quali mezzi intende predisporre per decongestionare il traffico nella cintura stradale che racchiude il centro storico anche in previsione della prossima apertura della uscita del Lotto Zero in via Conte Contin?
Pensiamo ad una riorganizzazione dell'accesso al centro cittadino che preveda la realizzazione di parcheggi di interscambio (auto-mezzo pubblico) nelle aree limitrofe al centro storico, consentendo a chi vuole entrare nel centro cittadino di parcheggiare la propria auto a un prezzo accessibile e usufruire gratuitamente di navette. Un parcheggio di scambio va senz'altro realizzato nell'area dell'Ex Distretto Militare, proprio in previsione dell'apertura dell'uscita del Lotto Zero in via Conte Contin.
Chiederemo alla Regione Abruzzo l'aumento del 30% del chilometraggio per il trasporto pubblico locale a Teramo. Oggi è il più basso in Abruzzo, una situazione non più sostenibile per una città capoluogo con una viabilità ormai ridotta al collasso. I chilometri in più saranno utilizzati per potenziare i collegamenti tra le aree limitrofe e il centro (più corse e fermate), disincentivando così l'uso del mezzo privato. Va anche rivisitata la politica delle strisce blu in centro storico che oggi svolgono un'illogica ente funzione attrattiva del traffico, con grave inquinamento e degrado del centro cittadino. Investiremo poi nella mobilità sostenibile, con il potenziamento dei mezzi pubblici a basso consumo energetico e servizi a convenzione per l'affitto – ad un costo ridottissimo – di biciclette e motorini ecologici in centro storico.

3) Come intende regolare l'accesso e il parcheggio dei residenti del centro storico?
I residenti devono poter accedere al centro storico in qualsiasi ora del giorno. Non è più accettabile che chi vive in centro storico sia costretto a lasciare la propria auto in aree lontanissime dalla propria abitazione, con tutti i disagi che ne conseguono. Allo stesso modo, non è più accettabile la politica scioccamente punitiva delle strisce blu e delle multe in centro storico. Va garantito subito un parcheggio gratuito per ogni famiglia e vanno previste agevolazioni ai cittadini che scelgono di variare la destinazione d'uso di immobili a garage, con finanziamenti da parte dell'amministrazione comunale e convenzioni con istituti di credito.

4) Intende modificare la collocazione del mercato del sabato nel centro storico?
Credo che questa decisione vada presa aprendo un confronto serio con tutti i soggetti interessati, dalle istituzioni ai cittadini, agli operatori commerciali, sia quelli dei negozi del centro sia quelli del mercato. L'obiettivo dev'esser quello di analizzare, sotto il profilo funzionale ed estetico, tutte le condizioni che possano migliorare l'attuale svolgimento del mercato cittadino, anche prevedendo un suo possibile spostamento. Ad ogni modo, ogni scelta in tal senso va fatta ascoltando tutti gli attori coinvolti e nell'interesse della nostra città.

Paolo Albi

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